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Recensione: “Leggere la terra e il cielo. Letteratura scientifica per non scienziati”. Uno sguardo all’insù riscoprendo la scienza

Recensione: “Leggere la terra e il cielo. Letteratura scientifica per non scienziati”. Uno sguardo all’insù riscoprendo la scienza Recensione: “Leggere la terra e il cielo. Letteratura scientifica per non scienziati”. Uno sguardo all’insù riscoprendo la scienza “Leggere la terra e il cielo. Letteratura scientifica per non scienziati” (Laterza), di Francesco Guglieri, è un viaggio nell’universo, dal Big Bang alla ‘sesta estinzione di massa’ che stiamo vivendo, attraverso i libri di scienza che l’hanno raccontato.

Francesco Guglieri grazie ai numerosi testi d’ispirazione scientifica capaci di “rendere visibile l’invisibile” e di ispirare nel lettore il nuovo sublime, una sensazione che “trascende la finitezza umana e ci strappa dalla dimensione quotidiana”. Ci racconta questo viaggio nella scienza, attraverso diciannove testi di natura scientifica, volendo dimostrare come le riflessioni sull’universo siano così vicine a noi anche nel concreto della quotidianità.

Una biblioteca scientifica minima – da Stephen Hawking a Stephen Jay Gould, da Yuval Noah Harari a Oliver Sacks – letta con lo sguardo non dello scienziato, ma dell’umanista. In ultima analisi con lo sguardo del lettore.

C’è qualcosa nel cervello umano, nel suo modo di concepire la causalità, che ci fa collegare l’origine delle cose con la direzione che esse prendono nel tempo: insomma con il senso”, scrive Francesco Guglieri in “Leggere la terra e il cielo”.

Tempo, spazio, realtà, origini, storia, malattia sono alcuni dei macro temi fondamentali esplorati dai saggi consigliati, concetti ritrovabili anche nei classici della letteratura”, spiega Giglieri.

La sensazione che questi saggi sono capaci di lasciare al lettore, è definita da Guglieri nuovo sublime, dati da un insieme di meraviglia e di stupore, dato che ci sono realtà tanto vaste, complicate, sfuggenti che un osservatore non specialista può solo sentirsi disorientato.

Mettendo insieme i libri degli scienziati e scrittori come Stephen Hawking a Douglas R. Hofstadter, da Carlo Rovelli a Stephen Jay Gould, Oliver Sacks e tanti altri, si scopre che non solo disegnano una ‘storia portatile’ di tutto ciò che esiste, ma che regalano anche una straordinaria dose di bellezza, un’intensità emotiva e d’immaginazione che solitamente pensiamo sia esclusiva del romanzo.

Un saggio che parla di scoperte, di inoltrarsi fino in fondo in un mondo che non conosciamo, e di come secondo Guglieri il nuovo sublime può entrare nella nostra vita e sconvolgerci.

“Leggere la terra e il cielo. Letteratura scientifica per non scienziati”, di Francesco Guglieri, è un libro dal quale si può imparare molto, scritto in maniera molto chiara e diretta, che leggi come un romanzo, ma che ti fa aprire la mente riuscendo a fare una critica attuale sulla divulgazione scientifica, che oramai è un discorso alla quale nessuno di noi può permettersi di sottrarsi.

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