Sulle ali di un drone
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Chi siamo?
Sono Chiara Torchia e insegno nella scuola più piccola d'Europa. Loro, Francesca e Sandro, sono i miei alunni.
Attraverso questa raccolta fondi destinata all’acquisto di un drone e di una macchina fotografica, voglio sviluppare nei ragazzi le competenze digitali e tecnologiche e educarli allo “spirito di iniziativa e imprenditorialità”.
Mi preme dimostrare loro, fattivamente e non solo a parole, che oggi si possono raggiungere luoghi e persone ovunque, che una buona idea può trovare sostenitori che finanziano l’impresa e che in ogni caso, vale la pena provarci sempre.
Trovo interessante ed educativo, inoltre, far passare il messaggio che i social possano diventare un valido strumento per diffondere le proprie idee e asservirli a degli scopi precisi, piuttosto che esserne passivi fruitori.
Dove siamo?
La scuola si trova ad Alicudi, uno “scoglio” di 5 km² nell’Arcipelago delle Eolie. E’ un posto tanto affascinante quanto impervio, sperduto e privo di servizi di ogni genere, il che ne determina la sua peculiarità e fascino, ma i disagi sono moltissimi e gli stimoli culturali pochi. Lo Stato e la nostra dirigente riescono a garantire ai pochissimi bambini che vivono sull’isola, l’istruzione fino all’esame del primo ciclo di studi, poi dovranno spostarsi su un’isola più grande o sul continente.
Com’è nata l’idea?
“Fare delle riprese con un drone!”
Questa è la risposta decisa di Sandro, 12 anni, classe II, scuola secondaria di 1°grado .
All’inizio dell’anno scolastico, chiedo ai ragazzi cosa piacerebbe loro fare nel corso dell’anno scolastico. Ne prendo nota e inserisco le attività proposte nel curricolo.
“Per farci cosa?” , chiedo inquisitiva per trovare motivazioni, finalità e obiettivi.
“Lo usiamo per divertirci!”, la sua replica perentoria.
Colpita e affondata!
La sua risposta mi ricorda ciò che mi ha da sempre guidata nella mia professione: se qualcosa ci interessa e soprattutto ci diverte, quei contenuti si legheranno alle emozioni e li renderanno indimenticabili.
A volte, con un pizzico di fortuna, si arriverà in futuro a fare di quello slancio infantile una soddisfacente professione.
Cosa faremo?
Saremo felicissimi di guidarvi sull’isola anche grazie a questi mezzi. Sarà uno stimolo per noi per guardarla attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica e l’occhio di un drone e ci spingerà a imparare a produrre dei documenti digitali e magari cartacei, chi lo sa?, destinati a un vasto pubblico. Una bella sfida ci attende!
Grazie in anticipo a chi contribuirà alla realizzazione di questo piccolo GRANDE sogno.
Con affetto Francesca, Sandro e la loro prof. Chiara.
Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia.
(Proverbio africano)
Sono Chiara Torchia e insegno nella scuola più piccola d'Europa. Loro, Francesca e Sandro, sono i miei alunni.
Attraverso questa raccolta fondi destinata all’acquisto di un drone e di una macchina fotografica, voglio sviluppare nei ragazzi le competenze digitali e tecnologiche e educarli allo “spirito di iniziativa e imprenditorialità”.
Mi preme dimostrare loro, fattivamente e non solo a parole, che oggi si possono raggiungere luoghi e persone ovunque, che una buona idea può trovare sostenitori che finanziano l’impresa e che in ogni caso, vale la pena provarci sempre.
Trovo interessante ed educativo, inoltre, far passare il messaggio che i social possano diventare un valido strumento per diffondere le proprie idee e asservirli a degli scopi precisi, piuttosto che esserne passivi fruitori.
Dove siamo?
La scuola si trova ad Alicudi, uno “scoglio” di 5 km² nell’Arcipelago delle Eolie. E’ un posto tanto affascinante quanto impervio, sperduto e privo di servizi di ogni genere, il che ne determina la sua peculiarità e fascino, ma i disagi sono moltissimi e gli stimoli culturali pochi. Lo Stato e la nostra dirigente riescono a garantire ai pochissimi bambini che vivono sull’isola, l’istruzione fino all’esame del primo ciclo di studi, poi dovranno spostarsi su un’isola più grande o sul continente.
Com’è nata l’idea?
“Fare delle riprese con un drone!”
Questa è la risposta decisa di Sandro, 12 anni, classe II, scuola secondaria di 1°grado .
All’inizio dell’anno scolastico, chiedo ai ragazzi cosa piacerebbe loro fare nel corso dell’anno scolastico. Ne prendo nota e inserisco le attività proposte nel curricolo.
“Per farci cosa?” , chiedo inquisitiva per trovare motivazioni, finalità e obiettivi.
“Lo usiamo per divertirci!”, la sua replica perentoria.
Colpita e affondata!
La sua risposta mi ricorda ciò che mi ha da sempre guidata nella mia professione: se qualcosa ci interessa e soprattutto ci diverte, quei contenuti si legheranno alle emozioni e li renderanno indimenticabili.
A volte, con un pizzico di fortuna, si arriverà in futuro a fare di quello slancio infantile una soddisfacente professione.
Cosa faremo?
Saremo felicissimi di guidarvi sull’isola anche grazie a questi mezzi. Sarà uno stimolo per noi per guardarla attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica e l’occhio di un drone e ci spingerà a imparare a produrre dei documenti digitali e magari cartacei, chi lo sa?, destinati a un vasto pubblico. Una bella sfida ci attende!
Grazie in anticipo a chi contribuirà alla realizzazione di questo piccolo GRANDE sogno.
Con affetto Francesca, Sandro e la loro prof. Chiara.
Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia.
(Proverbio africano)
Organizer
Chiara Torchia
Organizer
Province of Catanzaro